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Life goes on, perchè the show must go on….. anche quando tutto sembra nero ed i colori tendono al grigio il ritmo dei giorni passa inesorabilmente e dalla clessidra la sabbia lentamente scende. Finisce anche ottobre, l’avventura al computer continua. Alla fine è pure vera una cosa, il mio vero grande amore è il computer dal primo giorno che io e lui ci siamo conosciuti.:) Ogni tanto ripenso a quel lontano giorno, mi ricordo ogni piccolo dettaglio. Erano 20 anni fa e lui, un Olivetti, grigio, con un monitor che oggi sarebbe un utile pezzo di modernariato, lui si chiamava Aaron, ma a causa di un guasto all’hd nella mia stanza è rimasto poco tempo, quello necessario però per apprendere i primi rudimenti di Ms Dos. Meno di un mese e a sostituirlo arriva un Epson, siamo all’epoca dei 386 seguiti poi dai 486, eppure 20 anni fa sembravano così veloci…Biiip Aroon I si accede ed iniziamo un dialogo fatto di passione, amore, amore intenso, sudore, distrazioni, perdite di tempo, floppy che si incastano, C:/, A:/, directory, mem, e milioni di stringhe, che oggi dopo 20 anni mi chiedo come potessi impararle leggendo libri, osservando appunti dei  corsi seguiti da mia madre e facendo lunghe telefonate con chi sapeva qualcosa più di me, e poi Windows 3.1, semplice rispetto al Dos, ma molto meno utile…..E’ proprio 20 anni fa che mi sono innamorata e il mio amore per il pc resta immutato forse persino amplificato…..

Alla prossima 😉

Una bella domenica di febbraio, una città silenziosa, semideserta:già si respira l’aria della Sartiglia, poca gente per le vie, serrata generale, è la festa del patrono, eppure, mentre attraversavo via Mazzini, ho notato che qualcosa di diverso stava per accadere, vedevo donne sole, coppie, ragazzi e ragazze, sopratutto persone….”normali” camminare tutti verso lo stesso luogo: PIAZZA ROMA.
Intimamente, esultavo…. un piccolo segno di cambiamento anche qui.
E in piazza, gruppi variegati di tante e svariate organizzazioni locali….ma anche no, anche semplici cittadini e cittadine, tante.
Bello vedere piazza Roma, strapiena di volti sorridenti di ogni età.
Generazioni che si incontrano, parlano, ascoltano, sicuramente… tanti e tante… ognuno con il proprio modo di essere, di pensare, di manifestare.
Bello!
Bello incontrare chi non vedi da tempo, bello vedere tutti insieme coloro che sono sempre impegnati nelle battaglie di civiltà e chi… invece di solito attende…
Forse finalmente…..non si sta solo ad attendere….
Una domenica diversa, per una Oristano che forse inizia a scegliere di non appisolarsi.
Tanti e tante dai centri della provincia, una bella piazza, diversa dal solito, una piazza che REAGISCE, una piazza che non provoca, una piazza PACIFICA….. una piazza ALTERNATIVA.
Forse si può anche qui….cambiare…
Qui in questa provincia dove…. esiste un istituzione, monosessuata, consiglio provinciale e giunta, solo MASCHILE, in questa regione con la giunta di soli uomini.
Forse però qualcosa ancora si può fare…. si possono iniziare battaglie di civiltà che vanno fuori agli “affari di sesso e palazzi”.
Oggi in piazza Roma si incrociavano generazioni, culture e pratiche diverse eppure si era li a manifestare per la DIGNITA’…..della donna.
Tanti gli uomini, tanti, eppure mi chiedevo e continuo a chiedermi: dovevamo aspettare le bassezze degli ultimi tempi, gli appelli accorati di tante donne, per far capire ai nostri compagni, mariti, fratelli, padri che BASTA?
Basta rendere la donna oggetto, basta svendere il corpo delle donne, ma anche basta alle riserve indiane elettorali dove amano rinchiuderci.
Basta, bisogna cambiare, e da oggi il cambiamento deve proseguire.
Li, in piazza ho visto tante e diverse donne, impegnate e non impegnate, prendere il microfono e dire la loro sul tema…se forse incominciassimo a farlo più spesso, non andrebbe male.
Tante, tantissime trentenni, disoccupate, precarie, cassintegrate, single, sposate, separate, con figli e senza figli,
ma, con la mia solita e classica voglia di osservare criticamente.. ho notato…. quel che infondo temevo…
una generazione, a mio vedere, MANCAVA…. grande assente…. quella delle ventenni.
Noi in piazza oggi ad Oristano di 20enni ne avevamo veramente poche!!
Stamane pensavo di essere un pò distratta io, tra saluti, sorrisi, abbracci discorsi e intervento, a volte si perdono pezzi 😉
e invece no, riguardando le foto:
MANCANO LE 20enni.
E non penso manchino perchè è domenica mattina e il sabato “d’ordinanza” si va in disco o si tira tardi con amici ed amiche, ma…. il mio “nefasto” pensiero è l’altro, quello che mi ha turbato in questi giorni… lo stesso, il medesimo di cui ho già scritto.
Le bimbe degli anni novanta oggi non c’erano.
Qualche giovanissima e giovanissimo si, ma quella è altra cosa, la sensibilizzazione al tema è stato fatto anche negli istituti superiori della città ed è normale che qualcuno si vedesse.
Ma le bimbe cresciute con i “balletti” delle ragazze di non è la rai, con i provini di amici, del grande fratello, dei vari reality, quelle delle shots, supermini, pants, e quanto altro rigorosamente uguali alle vallette della televisione, io per lo meno non le ho viste!
Qualche ventenne l’ho incontrata e ci ho pure scambiato due parole, ma sono quelle poche, che si incontrano sempre con cui magari intrecci rapporti che durano da anni….quelle che si sono formate in modi diversi!
Ma le altre, le altre mancavano, forse la loro coscienza non è stata abbastanza scossa, dopo il torpore e all’assuefazione indotta dalla televisione, con i loro giovani corpi, non sentono ancora la voglia di ribellarsi a questa società.
Certo, loro, come tutte noi sanno che un sorriso amicante, una bella foto su quel curriculum che quotidianamente inviano, qualcosa magari porta, forse frutta persino più di un colloquio fatto bene con serietà e preparazione.
Ecco è qui, per me che abbiamo il dovere civile e morale di incidere, scardinare il sistema in quel punto, ascoltare ed intercettare la generazione delle giovani donne e devi giovani uomini è necessario.
Le nostre sorelle minori hanno bisogno di noi per capire dove la società del consumismo sbaglia, per capire che si vale in quanto esseri umani, e non perchè si è più o meno belli, perchè si è più o meno fotogenici, trendy o quanto altro, per poter avere una chance di cambiamento e validi argomenti: perchè deve essere MEGLIO UNA DONNA SOGGETTO che una bambola oggetto!
A volte è vero, paiono non capirci, ci vedono lontane, troppe ancora preferiscono “lasciarsi vivere addosso ” piuttosto che vivere, non frequentano i luoghi della politica, perchè i mass media dipingono quei luoghi in modi turpi e loro, loro che ascoltano repellono e scappano, anche perchè ” qualcun altro risolverà le cose”
Far crescere le coscienze, intercettare quelle e quei giovani deve essere la nostra mission a partire da oggi… per dare un segnale di civiltà completo al nostro essere cittadinanza attiva.
Oggi la piazza ad Oristano era una piazza bella, gioiosa, quasi festosa e domani deve tornare ad esserlo.
Non lasciare il percorso intrapreso oggi è necessario, forse servirebbe a mio vedere, ma questo lo scrivo e lo dico anche a me stessa, un percorso di profonda sensibilizzazione anche in quei luoghi della politica dove le orecchie talvolta hanno “tappi di cerume”.
Ora tocca a noi riprendere in mano il percorso ed andare avanti, ricordando quanto sangue le nostre nonne, madri, zie e sorelle hanno sparso per regalare a noi grandi spiragli di civiltà.
Se non Ora Quando cogliamo il cambiamento della nostra piazza e facciamo si che questo diventi l’inizio di un percorso che porti la nostra lotta a essere sempre più concreta…..

Se non Ora Quando, alla torre di Mariano IV

13 febbraio, piazza Roma Oristano

Questo pezzo è anche su: il sito delle donne 🙂

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